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Blog – Gruppo MultiMedica

Coronarografia, Semaforo verde sulle nostre arterie

Fluisce correttamente e in quantità sufficiente il sangue al cuore? La coronarografia può rispondere a questa importante domanda in quanto si tratta di un esame diagnostico altamente specifico per valutare la funzionalità cardiaca. Ne parliamo con il dr. Flavio Airoldi, Responsabile dell’Emodinamica dell’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni.

1 – Cos’è la Coronarografia?

La coronarografia è il più efficace esame radiologico che verifica lo stato delle arterie coronarie (i vasi che nutrono il cuore) ed evidenzia eventuali ostruzioni da coaguli, restringimenti o placche di colesterolo che possono ostacolare l'afflusso di sangue al muscolo cardiaco.
La coronarografia è il più efficace esame radiologico che verifica lo stato delle arterie coronarie (i vasi che nutrono il cuore) ed evidenzia eventuali ostruzioni da coaguli, restringimenti o placche di colesterolo che possono ostacolare l’afflusso di sangue al muscolo cardiaco.

2 – A cosa serve?

Trattandosi di un esame diagnostico di secondo livello, la Coronarografia è richiesta dal medico cardiologo quando occorrono informazioni più precise in seguito a: dolore al torace riferito dal paziente, accertamento di una cardiopatia congenita, individuazione di difetti a carico di una valvola cardiaca o insufficienza cardiaca. Con la coronarografia si monitorano i risultati di un intervento (follow up), come nel caso di un bypass, mentre in rari determinati casi la coronarografia può essere effettuata in regime d’urgenza. In queste occasioni l’esame può diventare terapeutico in quanto nella stessa seduta lo specialista può intervenire, se la situazione lo richiede, e procedere per liberare l’arteria ostruita ripristinando il normale flusso sanguigno ricorrendo all’impianto di stent.
Trattandosi di un esame diagnostico di secondo livello, la Coronarografia è richiesta dal medico cardiologo quando occorrono informazioni più precise in seguito a: dolore al torace riferito dal paziente, accertamento di una cardiopatia congenita, individuazione di difetti a carico di una valvola cardiaca o insufficienza cardiaca.
Con la coronarografia si monitorano i risultati di un intervento (follow up), come nel caso di un bypass, mentre in rari determinati casi la coronarografia può essere effettuata in regime d’urgenza. In queste occasioni l’esame può diventare terapeutico in quanto nella stessa seduta lo specialista può intervenire, se la situazione lo richiede, e procedere per liberare l’arteria ostruita ripristinando il normale flusso sanguigno ricorrendo all’impianto di stent.

3 – Cos’è lo stent?

Lo stent coronarico è un cilindro metallico che, in combinazione con un palloncino, è utilizzato per riaprire le arterie ostruite da depositi a placche aterosclerotiche. La procedura di angioplastica permette di raggiungere il vaso ostruito a partire da una piccola incisione nel braccio (arteria radiale) o nella gamba (arteria femorale), tramite la quale si inserisce un catetere munito all’estremità di un piccolo palloncino e si completa con l’applicazione dello “stent”. Gli stent sono impiegati soprattutto nei trattamenti di rivascolarizzazione delle arterie.
Lo stent coronarico è un cilindro metallico che, in combinazione con un palloncino, è utilizzato per riaprire le arterie ostruite da depositi a placche aterosclerotiche.
La procedura di angioplastica permette di raggiungere il vaso ostruito a partire da una piccola incisione nel braccio (arteria radiale) o nella gamba (arteria femorale), tramite la quale si inserisce un catetere munito all’estremità di un piccolo palloncino e si completa con l’applicazione dello “stent”. Gli stent sono impiegati soprattutto nei trattamenti di rivascolarizzazione delle arterie.

4 – Come si esegue la coronarografia?

Sala di Emodinamica
La coronarografia si esegue in ospedale, in ambiente sterile attraverso innovative e sempre più precise apparecchiature a raggi x. L’esame richiede un breve ricovero di uno o due giorni ed è effettuato in anestesia locale per annullare il fastidio nella fase di introduzione del catetere. Una volta posizionato il sondino all’imbocco della coronaria, si inietta il mezzo di contrasto che permetterà la visualizzazione su uno schermo di eventuali ostruzioni dei vasi. Queste immagini sono osservate e analizzate in tempo reale dallo specialista. L’esame ha una durata tra i 15 e 20 minuti. Non devono preoccupare normali lividi nella sede di introduzione del catetere.

 5 – E dopo l’esame?

Al termine dell’esame, dopo un tempo di riposo, il paziente è informato sul suo stato di salute. Durante il colloquio sarà cura del cardiologo illustrare eventuali anomalie riscontrate e suggerire il percorso diagnostico terapeutico funzionale alla risoluzione del problema.
Al termine dell’esame, dopo un tempo di riposo, il paziente è informato sul suo stato di salute. Durante il colloquio sarà cura del cardiologo illustrare eventuali anomalie riscontrate e suggerire il percorso diagnostico terapeutico funzionale alla risoluzione del problema.

L’Heart team dell’Irccs cardiovascolare MultiMedica di Sesto San Giovanni è in grado di garantire un approccio globale alla condizione clinica del paziente mettendo a sua disposizione tutta la competenza e la disponibilità dei suoi specialisti, oltre che tutti gli strumenti e la tecnologia d’avanguardia per una diagnostica e un trattamento d’eccellenza.

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