Skip to main content
Blog – Gruppo MultiMedica

Le cure termali e la donna

Il potere curativo delle acque termali è noto sino dall’età greco-romana e, dopo un precipitoso abbandono durante il XX secolo, la comprovata efficacia delle cure termali, associata alla loro assenza di effetti collaterali negativi, ne hanno fatto rivivere una seconda giovinezza. Il Dr. Emilio Grossi, Direttore Unità di Fisiopatologia della Gravidanza dell’Ospedale San Giuseppe ci aiuta a scoprire le proprietà benefiche di queste acque.

Cosa contiene l’acqua termale che fa bene?

Le capacità curative delle acque termali risiedono negli elementi in esse disciolti che, assorbiti dalla pelle o ingeriti, sono capaci di azione curativa:

  • lo iodio è tonificante, potenziando la funzione della tiroide che stimola le principali funzioni del corpo. A livello topico è disinfettante;
  • il bromo, alle basse dosi contenute nell’acqua, è antisettico, sedativo e miorilassante;
  • il magnesio è un potente energetico è miorilassante della muscolatura liscia (utero), è lassativo e ipoglicemizzante;
  • il calcio è antidolorifico, sedativo, fluidificante delle secrezioni mucose, costituente delle ossa;
  • lo zolfo è essenziale nella sintesi di amminoacidi, proteine ed enzimi necessari alla vita. Utile nella cura delle artriti e dermatiti;
  • il litio è utile nella cura della depressione e delle turbe dell’umore, è protettivo dei neuroni.

Tanti metodi di assunzione

Le acque termali, inoltre, esplicano le azioni curative dei propri elementi in vari modi:

  • per inalazioni, con insufflazioni, aerosol, humage, nebulizzazioni, irrigazioni, docce micronizzate;
  • per idropinoterapia, vale a dire le acque bevute in quantità e tempi stabiliti ;
  • per immersione, sfruttando temperature e variazioni di pressione mediante bagni con idromassaggi e percorso vascolare;
  • per fanghi termali, a 44-48 gradi attraverso la pelle i vari minerali sciolti nei fanghi termali raggiungono le cartilagini colpite da processi flogistico-degenerativi;
  • nelle terme romane, che amplificano il potere curativo delle acque termali con variazioni di temperatura e tasso di umidità.

Terme da 0 a 100 anni

Nell’infanzia-adolescenza le immersioni in queste acque termali curano le vulvo-vaginiti da vita di comunità (scuola) oggi sempre più frequenti, dovute anche ai conservanti dei cibi. Il bere le acque risolve i disturbi intestinali derivati da diete incongrue ed è molto utile nel migliorare le sindromi dismenorroiche (il magnesio è un potente miorilassante uterino). Le inalazioni sono utili per la cura e la prevenzione delle faringo-tonsilliti infantili e potenti coadiuvanti nella cura delle allergie respiratorie.

Durante la gravidanza, bagni e bevute di questo tipo di acque termali sono miorilassanti uterini antisettiche e disinfettanti per le flogosi vulvo-vaginali, regolatori gastrointestinali (stipsi gravidica), mentre il percorso vascolare caratterizzato da idromassaggio di acqua termale con variazione di temperatura è molto utile per le varicosità e gli edemi declivi che caratterizzano spesso il terzo trimestre della gravidanza. Le inalazioni sono utili per le patologie e le allergie delle vie respiratorie in un periodo come la gravidanza in cui molti prodotti farmacologici sono vietati. I fanghi sono utili nell’alleviare i dolori derivanti dal sovraccarico articolare, le sciatalgie e le pubalgie.

Nel corso della menopausa l’idropinoterapia è utile per i sintomi gastro-intestinali (stipsi-colite), la disidratazione seguente ai sintomi vagali (scalmane) e l’osteoporosi. Le inalazioni sono utili per prevenire e curare le patologie orofaringee derivate dai sintomi vagali. Il percorso vascolare e le immersioni favoriscono i deficit circolatori degli arti inferiori, riducono gli effetti della sindrome vagale ed esercitano un’utile azione trofico-disinfettante a livello vulvo-vaginale. I fanghi sono utili per la cura di artralgie e osteoporosi. Le terme romane sono utili contro la sindrome vagale e le ritenzioni idriche.

E infine la “terza età”. L’idropinoterapia migliora le patologie gastro-enteriche che affliggono questo periodo e permette l’assorbimento di elementi importanti per la vita. I bagni e il percorso vascolare migliorano le importanti patologie circolatorie degli arti inferiori, permettono una migliore e più facile riabilitazione motoria negli esiti di traumi e sequele di ictus. Permettono un’importante cura di vaginiti e vaginosi legate all’atrofia genitale. I fanghi sono coadiuvanti nel trattamento dell’artrosi, danno notevoli vantaggi nei periodi di riabilitazione motoria; i fanghi vellutati sono eutrofici per la pelle. Le inalazioni sono notevoli coadiuvanti delle patologie orofaringee e polmonari che caratterizzano questo periodo della vita. Le terme romane sono coadiuvanti delle attività per il miglioramento della circolazione sanguigna.

È quindi chiaro come un utilizzo delle cure termali durante tutta la vita della donna aiuti in modo completamente sicuro e indolore lo svolgersi delle sue varie fasi vitali senza ricorrere ad alcun prodotto chimico. L’abitudine all’utilizzo delle cure termali inoltre aiuta la donna a una migliore conoscenza della fisiologia della vita femminile e ad abituarsi a dedicare del tempo utile alla propria salute.

Potrebbe interessarti