Cosa sono?
Sono esami che rilevano la presenza nel siero (una parte del sangue) degli anticorpi (Immunoglobuline, Ig) prodotti dal sistema immunitario per difendersi da ciò che proviene dall’esterno (Antigeni), e che può costituire una minaccia, come appunto il SARS-CoV-2 e quindi indicano se un soggetto è venuto o meno in contatto con un agente infettivo.
Il Test Sierologico quantitativo con metodica CLIA avviene tramite un prelievo venoso dal braccio eseguito da un infermiere ed una successiva analisi di laboratorio della provetta di sangue con metodica CLIA effettuata presso il laboratorio autorizzato del Gruppo MultiMedica: il Polo Scientifico Tecnologico di Milano. Tali test, oltre a rilevare la presenza degli anticorpi IgM e IgG, misurano anche le quantità di IgG.
Gli anticorpi detti “IgM” sono prodotti nella fase iniziale dell’infezione, si ritrovano nel sangue a partire da 3 o 6 giorni dopo la comparsa dei sintomi e tendono poi a scomparire nel giro di qualche settimana. Gli altri anticorpi, detti “IgG”, sono prodotti più tardivamente e si ritrovano nel sangue a partire da un paio di settimane dopo la comparsa dei sintomi (ma possono comparire anche prima) e dovrebbero permanere poi per molto tempo.
Il Test sierologico può fornire quindi i seguenti risultati:
- IgM e IgG negative: non c’è stata infezione o l’esposizione al patogeno è avvenuta da troppo poco tempo e non è stata ancora sviluppata una reazione immunitaria rilevabile, oppure il livello di anticorpi prodotti è troppo basso per essere rilevato dal test;
- solo IgM positive: l’esposizione all’antigene è molto recente.
- IgM e IgG positive: l’infezione è in corso ed è stata contratta da poco tempo;
- solo IgG positive: l’infezione c’è stata ma non è recente.
A seconda dei risultati potrebbero essere necessari altri test per arrivare a una diagnosi precisa.