Skip to main content
Blog – Gruppo MultiMedica

AVO festeggia 30 anni nell’Ospedale San Giuseppe

Oggi, 14 marzo, l’AVO festeggia i 30 anni di presenza e fruttuosa collaborazione con l’Ospedale San Giuseppe, vicino ai malati.

L’Associazione Volontari Ospedalieri è nata 42 anni fa, nel 1975, da un’idea del professor Erminio Longhini, allora primario dell’ospedale di Sesto San Giovanni (Mi). L’AVO nel corso del tempo è progressivamente cresciuta come campi di impegno e numero di volontari e rappresenta oggi una delle più importanti associazioni nel settore socio-sanitario. Attualmente presente in tutta Italia con 217 sedi riunite nella FederAVO (Federazione Nazionale tra le Associazioni di Volontariato Sanitario), con un totale di 27.000 volontari. Nella sola Milano, vede la propria presenza in 12 strutture ospedaliere, grazie all’apporto di circa 800 volontari.

La mission di AVO, seguendo la definizione di salute dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, “uno stato di benessere fisico psichico e sociale completo e non semplicemente come un’assenza di malattia o di infermità”, è quella di aiutare, dando una spalla psicologica e solidale, ascoltare, consolare ed accompagnare i malati, parenti e ricoverati. Il compito dei volontari AVO è quindi quello di occuparsi della persona non della sua malattia, rendere più umano il suo percorso ospedaliero, ascoltarla, farle compagnia, essere la spalla cui appoggiarsi, la mano da stringere che trasmette calore, comprensione e aiuto silenzioso, per lottare contro la sofferenza, l’isolamento , la ‘noia‘.

Sono aspetti importanti che spesso il personale ospedaliero non può curare per mancanza di tempo e di risorse. Chiunque sia stato in ospedale lo sa: le cure mediche sono fondamentali per guarire ma i reparti di degenza, i pronto soccorso, gli ambulatori non ‘fanno stare bene‘ perché non sono “casa” e danno un senso di smarrimento e di inquietudine. I nostri volontari tentano, con il loro servizio, di creare una rete di empatia e protezione che dia sollievo e momenti di tranquillità.

Il tutto sempre in collaborazione e sintonia con il personale degli ospedali.

Potrebbe interessarti