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Blog – Gruppo MultiMedica

Contro il cancro al seno scende in campo la
BREAST UNIT

La Breast Unit, definizione anglosassone di Centro di Senologia Multidisciplinare, rappresenta una nuova opportunità di cura e assistenza, regolata da specifiche linee guida nazionali ed internazionali, che permette alla donna di affrontare il tumore al seno con l’aiuto ed il supporto di una gruppo di specialisti dedicati durante l’intero percorso di malattia.

La diagnosi e la cura della patologia mammaria hanno subito nel corso degli ultimi 50 anni una vera rivoluzione. Scientifica, per i progressi nella prevenzione, nella diagnosi e nella terapia di questa malattia. Tecnica, per l’evoluzione degli strumenti diagnostici e delle tecniche chirurgiche. Ma soprattutto organizzativa, per una sempre più efficace strutturazione dei processi ospedalieri orientati a rendere le prestazioni sempre più efficienti, rapide e meno costose, oltre che ad avere un sempre maggior rispetto per le difficoltà umane e psicologiche delle donne nell’affrontare un percorso di malattia.

La cura delle neoplasie mammarie nel corso degli anni si è modificata radicalmente. Tanti anni fa quando le conoscenze relative alla biologia e alla storia clinica della malattia erano ancora limitate, il tumore della mammella era un’entità unica e veniva curato sempre allo stesso modo: mastectomia e dissezione ascellare. Nessuna ricostruzione, nessuna terapia successiva, nessuna differenza tra diversi tipi di tumore. Negli anni, grazie ai progressi della medicina, della biologia, alla evoluzione del trattamento chirurgico e medico, la situazione è molto cambiata e per nostra fortuna migliorata.

Oggi la cura di questi tumori non è più solo chirurgica, ed il ruolo della terapia medica e della radioterapia è diventato sempre più fondamentale e parte integrante delle cure.
Il chirurgo senologo “moderno” quindi, oltre alle competenze tecniche chirurgiche (che si sono evolute enormemente, grazie anche alla stretta collaborazione con i chirurghi plastici oramai nostri indispensabili alleati) deve anche avere competenze nell’ambito di tutte le specialità mediche coinvolte. Chi si occupa di Senologia deve avere conoscenze di anatomia patologica, oncologia, radioterapia, chirurgia plastica, radiologia, e questo vale per tutti gli specialisti coinvolti nella cura di questa patologia. Non si può più “fare da soli”, il tumore della mammella va affrontato insieme a tutti gli altri specialisti.

La Senologia, quindi, è oggi la dimostrazione di come solo con l’integrazione delle conoscenze delle specialità coinvolte si affronta in maniera efficace una patologia.

L’unione fa la forza

Parlando di numeri, in Italia ogni anno si ammalano di tumore al seno circa 50 mila donne. Si tratta della neoplasia più frequente nella popolazione femminile e che causa il maggior numero di decessi in tutte le fasce di età, in assoluto la prima causa di morte per le donne tra i 35 e i 50 anni: una vera e propria priorità sanitaria.

I numeri, però, rivelano anche altro. Per esempio che la donna curata in un Centro di Senologia, dove è presente un’équipe multidisciplinare, ha più possibilità di guarire: le pazienti trattate in questi centri infatti hanno una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto alle donne che si fanno curare in strutture non specializzate. Non solo: hanno anche una migliore qualità di vita, grazie alla presenza di figure professionali che si prendono carico di tutti gli aspetti importanti, compresa la sfera della riabilitazione psico-funzionale.
Quando una donna si rivolge a una struttura ove i diversi specialisti lavorano con integrazione e cooperazione sa che verrà davvero presa in carico e accompagnata dai vari professionisti durante tutto il percorso di cura.

I medici che lavorano in un centro organizzato secondo i principi della multidisciplinarietà sono abituati a confrontarsi con i colleghi sulle decisioni che riguardano tutto il percorso terapeutico, la discussione multidisciplinare inizia, infatti, prima dell’intervento chirurgico, per la corretta indicazione chirurgica, e continua successivamente per le terapie adiuvanti. Non ci si affida a un solo medico, ma a tutta l’equipe, composta da chirurghi, oncologi medici, anatomopatologi, radiologi, medici nucleari, radioterapisti, infermieri specializzati, psicologi clinici, fisiatri, fisioterapisti e genetisti. La presenza di tutti queste figure professionali e la loro collaborazione nel percorso diagnostico-terapeutico della paziente rappresenta il requisito fondamentale che la Breast Unit deve possedere secondo gli standard nazionali e internazionali.

Ruolo altrettanto importante, in questo percorso che le donne devono affrontare, è quello delle diverse associazioni a sostegno delle pazienti, che danno un aiuto concreto alle pazienti ed ai loro familiari. Nella nostra Breast Unit abbiamo la fortuna di poterci avvalere del prezioso supporto di CAOS (Centro Ascolto donne Operate al Seno) laboratorio di progetti utili sotto tanti punti di vista.

Un Centro a marchio DOC

La Breast Unit, quindi, è garanzia di un’unione di competenze, è un luogo virtuale in cui l’assistenza è integrata e frutto dell’insieme di tutte le competenze specialistiche. Le decisioni, infatti, non sono prese singolarmente ma condivise nelle riunioni multidisciplinari, sia prima che dopo l’intervento chirurgico.
Secondo gli standard nazionali e internazionali, per definirsi tale, una Breast Unit dovrebbe rispettare una serie di requisiti di base, essenziali e molto precisi: trattare più di 150 nuovi casi l’anno, avere tutte le competenze mediche e tecniche specialistiche che lavorano in maniera dedicata alla patologia mammaria (cioè persone che per la maggior parte del tempo si occupano di mammella), fare riunioni periodiche per analizzare in maniera costruttiva il proprio lavoro.

Il nostro Centro di Senologia soddisfa tutti questi requisiti e, infatti, ha ottenuto l’importante riconoscimento di Breast Unit certificata da Eusoma (l’Associazione Europea dei Centri di Senologia). Il nostro punto di forza, oltre che ovviamente l’integrazione tra le diverse discipline, è la flessibilità. Il Gruppo, infatti, ha la fortuna di avere più sedi in posizioni geografiche diverse. Possiamo usufruire delle varie sedi in maniera elastica in modo da offrire alle nostre pazienti una miglior assistenza, ad esempio una donna può fare la mammografia a Milano se è il primo posto libero, e poi magari l’intervento a Sesto San Giovanni, se abita lì vicino, oppure la mammografia a Sesto San Giovanni e poi l’intervento a Castellanza, con anche la possibilità di fare la radioterapia intraoperatoria.

Bettina Ballardini, Direttore
Mara Costa
Unità di Senologia Chirurgica, Gruppo MultiMedica

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