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Blog – Gruppo MultiMedica

L’esercizio fisico fa bene al cuore!

Già nel 400 ac Platone raccomandava con lungimiranza l’attività fisica e scriveva:
“Affinché l’uomo possa avere successo nella vita, Dio gli ha fornito due mezzi, l’educazione e l’attività fisica. La mancanza di attività distrugge la buona condizione di ogni essere umano, mentre il movimento e l’esercizio fisico possono mantenerla e preservarla.”

30 anni fa un celebre studio dell’Università di Harvard, su 17000 allievi seguiti dal 1916 al 1950, dimostrava come il rischio cardiovascolare diminuisse all’aumentare dell’esercizio fisico praticato. Questo studio ha spinto la classe medica a prendere atto che fare attività fisica non solo è consigliabile, ma addirittura necessario, fissandosi come pietra miliare in ambito preventivo.
Da ciò derivò la rivoluzione culturale alla quale abbiamo assistito negli ultimi decenni: una regolare attività fisica moderata viene ora prescritta non solo in prevenzione ma anche come terapia fondamentale in pazienti cardiopatici.

Ma quanto esercizio è bene praticare? In generale, l’esercizio fisico quotidiano (per almeno 30 minuti 4/5 volte alla settimana) preserva la funzione cardiaca. Tuttavia, dati dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia confermano evidenze internazionali secondo cui la maggior riduzione di mortalità si ottiene passando dalla sedentarietà all’attività anche lieve-moderata senza un chiaro valore soglia: “un po’ di esercizio è meglio di niente”.

La storia del training fisico come terapia nel paziente cardiopatico è abbastanza recente. Nel 1972 si ha il primo trial sul training fisico nella cardiopatia ischemica, ma per i pazienti con scompenso cardiaco si raccomanda ancora il prolungato riposo a letto. Addirittura per pazienti con ipertensione arteriosa polmonare questo atteggiamento verrà ulteriormente ribadito nel 1998. La rivoluzione culturale era però cominciata, e nel 1988, per la prima volta, veniva dimostrato in 12 pazienti con scompenso cardiaco un miglioramento significativo della tolleranza all’esercizio dopo training fisico. Questo studio ha cambiato profondamente l’approccio scientifico alla relazione tra esercizio e scompenso cardiaco. Nelle ultime Linee Guida della Società Europea di Cardiologia del 2021 si ribadisce che il training fisico associato ad un programma integrato di riabilitazione cardiologica è fortemente raccomandato nei pazienti con scompenso cardiaco. Nonostante ciò, solo il 10% dei pazienti con scompenso cardiaco accede a Programmi di Riabilitazione Cardiologica, rendendo quanto mai urgente la sensibilizzazione a tutti i livelli.

La Cardiologia Riabilitativa del Gruppo MultiMedica si distingue su tutto il territorio lombardo per una particolare esperienza nella gestione e cura dei soggetti affetti da scompenso cardiaco e si avvale di un team multidisciplinare (medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi) in grado di affrontare e risolvere le possibili criticità di ogni singolo paziente e di sviluppare un Programma di Training fisico personalizzato avvalendosi delle più moderne attrezzature (es. test da sforzo cardiopolmonare).

 

Gaia Cattadori, Silvia di Marco, Anna Picozzi, Claudio Anzà – Dipartimento di Cardiologia Riabilitativa Gruppo MultiMedica

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