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Blog – Gruppo MultiMedica

Mente in Forma

Esercizi di allenamento mentale nella vita quotidiana.

Così come la forza fisica, anche la “forza mentale” può essere allenata.
Questo concetto è alla base di tutti i programmi di brain training o di potenziamento cognitivo.

Benché in letteratura scientifica l’efficacia di questo tipo di programmi sia ancora controversa, non vi sono dubbi sul fatto che un utilizzo attivo e maggiormente efficiente delle nostre risorse cognitive altro non può che giovare. almeno a breve e medio termine.
E tu? Il tuo rendimento “mentale” ti soddisfa? Scopriamolo insieme.

Innanzitutto, cosa si intende per “rendimento mentale?

La maggior parte delle persone identifica la propria efficienza in termini di memoria.
Ma in realtà la memoria è solo uno dei tanti processi cognitivi coinvolti nelle nostre attività di tutti i giorni, e nelle attività complesse.
Un esempio tra gli altri: leggere un’e-mail e ricordarne il contenuto. Per fare questo non è solo la memoria (intesa come capacità di trattenere nuove informazioni e recuperarle al momento del bisogno) e ad essere coinvolta, ma anche:

  • attenzione (ti è mai capitato arrivare in fondo e doverla rileggere perché la tua mente nel frattempo aveva vagato altrove, o magari perché nel frattempo è suonato il telefono, arrivato un messaggio su WhatsApp o qualcuno ti ha parlato?)
  • linguaggio (solo per dirne una: la lettura, ma poi anche la conoscenza del significato delle parole, la competenza grammaticale nel decodificare il significato di una frase, ecc.)
  • percezione (certo che se non distingui bene le lettere, o la pagina e ristretta, o la luminosità dello schermo non è adeguata, non potrai nemmeno leggere efficacemente)
  • memoria semantica (per contestualizzare quello che stai leggendo e collegarlo alla tua rete di conoscenze dovrai rifarti ad altre conoscenze o ad altre informazioni acquisite)
  • ragionamento (ad es. per rilevare incongruenze logiche o fare inferenze e per selezionare ciò che è effettivamente è rilevante e ciò che non lo è).

Ricorda comunque che i processi di elaborazione prodotti dal nostro cervello sono molti di più e avremo occasione di parlarne nei prossimi approfondimenti di questa rubrica.
Torniamo per ora al tema del rendimento mentale, che potremmo concettualizzare come l’espressione (più o meno efficace ed efficiente) del funzionamento armonico di tutti questi processi al fine di elaborare le informazioni che provengono dall’esterno (ma anche dall’interno) ed esprimere comportamenti utili alla nostra vita.
Tutte queste “facoltà” si basano sulla produzione e l’utilizzo di connessioni tra neuroni (incredibile vero?); pertanto, nella misura in cui queste connessioni possono essere aumentate in numero e in forza anche l’efficacia delle nostre facoltà mentali può essere “allenata”.

E allora su le maniche e cominciamo! Visto che è il primo esercizio direi di partire con una prova facile sull’attenzione:

  • Oggi hai viaggiato in macchina? Bene: sul tuo percorso diverse auto avranno preceduto la tua. Hai fatto caso all’ultima auto che ti ha preceduto? Con che lettera iniziava la targa? Se sai rispondere: complimenti! Se non hai saputo rispondere, non preoccuparti, domani ci riuscirai.
  • Hai viaggiato coi mezzi? Quante delle persone che sono salite sul vagone erano senza cappello? Qualcuno indossava un giubbotto rosso? Di che colore era il giubbotto (o il cappotto) della persona a fianco a te? Se non sai rispondere oggi, potrai sempre farlo domani, usando attivamente la tua attenzione…
  • Sei sui campi da sci? Sostituisci auto con sciatori: colore della giacca, colore di giacca e pantaloni. Oppure forma del cappello. Forma degli stivali (pelosi o no?)
  • Sei in ferie e sei stato in casa? Dato il periodo avrai sicuramente sott’occhio almeno un albero di Natale: sono più le bocce o gli altri tipi di decorazione, conta velocemente tutte le decorazioni a punta. Puoi fare un rapido esercizio anche con una bella fetta di panettone: più le uvette o più i canditi?
  • Nessuna di queste sopra? Se hai avuto la fortuna di dormire o poltrire tutto il giorno, mica male! Del resto l’attenzione si potenzia anche garantendo al cervello sonno e riposo!

Tutti questi compiti si basano proprio sull’attenzione. Il prossimo mese parleremo proprio di come strutturare un programma intensivo e mirato di allenamento dell’attenzione ed introdurremo un’altra funzione cognitiva con qualche piccola sfida e qualche proposta di allenamento quotidiano “low cost”.

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