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Blog – Gruppo MultiMedica

Soffio al cuore, di cosa si tratta

ho 35 anni e il mio medico curante mi ha diagnosticato un “soffio al cuore”. Mi ha detto di non preoccuparmi, ma non riesco a stare tranquillo. Di cosa si tratta esattamente? Non è pericoloso?

Risponde

Dr. Michele Lombardo, Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia – Ospedale San Giuseppe – MultiMedica

Gentile signore,

i soffi cardiaci sono prodotti da una circolazione turbolenta che si genera durante il passaggio del sangue attraverso una delle 4 valvole cardiache. Pertanto, essi vengono rilevati durante l’auscultazione del cuore, ma possono avere caratteristiche acustiche molto diverse tra loro, oltre che essere l’espressione di situazioni cliniche sia normali che patologiche.

Nel primo caso si tratta di soffi “innocenti”, originati da vortici circolatori non provocati da una compromissione anatomica valvolare e non indicative di malattia valvolare o cardiaca. Essi hanno un carattere ascoltatorio dolce, un’intensità lieve e non sono irradiati rispetto al focolaio di ascoltazione. Al contrario, i soffi “organici”, caratterizzati da un timbro rude ed estesamente irradiati, sono indicativi di una lesione anatomica di una valvola, che ne restringe i lembi (stenosi) o ne impedisce la normale chiusura durante le diverse fasi del ciclo cardiaco (insufficienza).

Da quanto esposto, deriva che nel primo caso, i soffi non sono indicativi di un danno cardiaco evolutivo e non richiedono alcun trattamento: classico il caso dei soffi innocenti dei bambini, che scompaiono con la crescita. Nel secondo caso i soffi organici devono essere obbligatoriamente diagnosticati per valutare le conseguenze provocate dalla malattia valvolare sulle camere cardiache (ventricoli e atrii) e la necessità di un intervento chirurgico riparativo o sostitutivo.

E nel suo caso?

Da quanto mi dice, è molto probabile che le caratteristiche del soffio riscontrate dal suo Medico appartengano ai soffi “innocenti” e pertanto non vedrei la necessità di approfondire. Se qualche dubbio dovesse persistere, l’esame dirimente è l’ecocardiogramma color doppler, che consente di valutare accuratamente sia l’anatomia che la funzionalità dei vari apparati valvolari e del cuore nel suo complesso.

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