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Corner Valutazione del Rischio Cardiovascolare

CardioPoint

Nasce all’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni il nuovo CardioPoint.

Un ambulatorio, dove, con la consulenza dei nostri specialisti, potrete ricevere informazioni sul vostro rischio cardiovascolare ed eventuali indicazioni terapeutiche.
Un modo semplice ma concreto per prevenire e contrastare l’insorgenza di malattie legate al sistema cardiocircolatorio.
I nostri specialisti saranno a vostra disposizione il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9 alle ore 12.
L’accesso non richiede prenotazione ed è libero e gratuito.

Le malattie cardiovascolari

Con il termine “patologie cardiovascolari” ci si riferisce generalmente alle malattie che riguardano il cuore ed i vasi sanguigni. Esse rappresentano la principale causa di morte nei Paesi occidentali, sia negli uomini che nelle donne.

I principali organi ad esserne colpiti sono cuore (Angina pectoris, Infarto del miocardio), cervello (TIA, Ictus) ed arterie periferiche degli arti inferiori responsabili della cosiddetta “claudicatiointermittens”, cioè del dolore durante il cammino. È importante considerare che questo processo patologico è progressivo e può essere del tutto asintomatico per lunghi periodi a tal punto da rischiare di essere scoperto quando è troppo tardi per intervenire.

Per questo è importante non solo la prevenzione primaria, adottando corretti stili di vita, ma anche quella secondaria attraverso screening periodici.

I principali fattori di rischio cardiovascolare

Nella pratica clinica quotidiana il medico spesso applica un algoritmo, per ricavare il punteggio della stima del rischio di sviluppare un determinato evento cardiovascolare o una possibile complicanza. Lo strumento sicuramente più diffuso e raccomandato è lo score delle Linee Guida Europee, che stima la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi conoscendo il valore dei seguenti fattori di rischio: sesso, età, diabete, abitudine al fumo, pressione arteriosa sistolica, colesterolemia totale.

Sovrappeso e obesità

Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un pericolo per la salute, soprattutto per il rischio di insorgenza di alcune malattie quali la cardiopatia coronarica, il diabete, l’ipertensione e alcuni tipi di cancro, di insufficienza respiratoria (apnee notturne) e delle conseguenze “meccaniche” provocate dal sovraccarico sulle articolazioni (colonna vertebrale, ginocchia, anche, ecc). Tanto maggiore è l’eccesso di peso dovuto al grasso, tanto maggiore è questo rischio. L’eccesso di grasso corporeo può essere di vario grado, dal più lieve sovrappeso all’obesità moderata fino all’obesità grave. Il rischio per la salute diviene più concreto nella categoria dell’obesità moderata e cresce sensibilmente con l’aumentare del peso.La valutazione del peso è fatta in funzione dell’Indice di Massa Corporea (IMC) che prende in considerazione la statura e il peso dell’individuo (rapporto tra peso in kg e statura in metri elevata al quadrato).

CALCOLO BMI

Calcolo BMI

Weight

Unità di Misura *
cm
kg
ft
in
lbs

BMI

Sottopeso
Sano
Sovrappeso
Obesità
Colesterolo

Un’altra variabile da tenere sotto controllo è la concentrazione di colesterolo nel sangue, prodotto dal fegato e presente in tutte le cellule dell’organismo. Serve per la sintesi di alcuni ormoni, riveste un ruolo fondamentale nella produzione della vitamina D ed è un costituente delle membrane cellulari e di vari tessuti. Se presente in eccesso può essere molto pericoloso per l’organismo.

Secondo le nuove linee guida europee per la gestione delle dislipidemie (la variazione del quantitativo di lipidi nel sangue), il colesterolo,e nello specifico la quota Ldl, è considerato infatti uno dei grandi nemici del cuore. Quando si parla di ridurre i livelli di colesterolo Ldl, però, ben chiara deve essere la distinzione tra le persone sane (chiamate a fare prevenzione primaria) e chi invece è già stato colpito da un evento cardiovascolare (prevenzione secondaria). I valori cambiano in base al rischio cardiovascolare individuale, come in precedenza descritto.

RANGE COLESTEROLO BUONO E CATTIVO

Pressione arteriosa

L’ipertensione arteriosa è il fattore di rischio più importante per l’ictus, per l’infarto del miocardio, le arteriopatie periferiche, l’insufficienza renale cronica, la retinopatia. I livelli di pressione predicono inoltre la mortalità totale, la speranza di vita e contribuiscono a predire anche cause di morte non cardiovascolari.

Pertanto la pressione arteriosa va controllata regolarmente anche in relazione agli altri fattori di rischio (colesterolemia, glicemia, peso, abitudine al fumo), e va mantenuta a livelli desiderabili attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e, qualora necessario, assumendo specifiche terapie.

Prevenire con corretti stili di vita

Diversi sono i fattori di rischio che concorrono allo sviluppo delle malattie cardiovascolari, suddivisibili in due categorie: fattori di rischio non modificabili e modificabili. Tra i primi troviamo età, sesso e fattori ereditari. Mentre della seconda categoria fanno parte tutte quelle variabili sulle quali è possibile effettuare un intervento al fine di ridurre o eliminare le possibilità di incorrere in malattie cardiovascolari. Eccole di seguito descritte.

Alimentazione

I principi nutritivi o nutrienti contenuti negli alimenti (carboidrati, proteine, lipidi, vitamine e sali minerali) provvedono al nutrimento dell’organismo in quanto forniscono energia per lo svolgimento delle varie attività fisiologiche, materia per la costruzione, il mantenimento ed il rinnovo dei tessuti (funzione plastica), sostanze regolatrici per regolare sia i processi metabolici che si svolgono nell’organismo sia l’equilibrio idrosalino. La dieta mediterranea, caratterizzata da elevate assunzioni di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce, carni bianche, olio extravergine, prevale su tutti i modelli alimentari per i suoi effetti benefici a livello cardiovascolare e metabolico.

Permette un miglior controllo glicemico (l’Indice Glicemico, ossia la velocità con cui vengono assorbiti gli zuccheri nel sangue, è un elemento da tenere in considerazione per evitare un’impennata della glicemia, che sarebbe meglio evitare se si soffre di diabete, ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari) riducendo l’incidenza di dislipidemia e diabete di tipo II, ed è utile nella perdita di peso e nel mantenimento del peso a lungo termine nei pazienti obesi. Inoltre è in grado di modulare l’infiammazione che svolge un ruolo fondamentale nel processo aterosclerotico (cambiamenti nelle pareti delle arterie).

Attività fisica

Un valido aiuto nel mantenimento della salute cardiovascolare arriva dall’attività fisica che, se correttamente e costantemente praticata, è in grado di prevenire o ritardare la comparsa di alterazioni fisiche e psicologiche. L’esercizio fisico è indicato per qualsiasi tipo di persona ma deve essere moderato in considerazione al proprio stato di salute. Svolgere attività fisica esercita un effetto benefico sulla pressione sanguigna, sui livelli plasmatici di glucosio e lipidi, aumentando anche le HDL ovvero il colesterolo cosiddetto “buono”, sul sistema cardiovascolare, osteo-muscolare, sulla riduzione della perdita di calcio, della densità della massa ossea (osteoporosi), e sul miglioramento del tono dell’umore riducendo lo stress, l’ansia ed aumentando l’autocontrollo e l’autostima.

Fumo

Fumare è un abitudine decisamente pericolosa essendo una delle maggiori cause di malattie cardiache. La nicotina contenuta nel tabacco provoca l’aumento della pressione sanguigna e quindi maggior lavoro per il cuore, che a sua volta necessita di un maggior apporto d’ossigeno per svolgere questo carico extra di lavoro. Inoltre il fumo di sigarette contiene l’ossido di carbonio, un gas velenoso capace di ridurre del 15% il volume di ossigeno che raggiunge il cuore. La nicotina favorisce l’ispessimento delle pareti arteriose danneggiando le arterie stesse perché facilita l’accumulo di grasso al loro interno.

Chi fuma soffre spesso di problemi di circolazione agli arti inferiori, come piedi freddi, formicolii ed intorpidimento delle gambe. Non solo, il fumo indebolisce anche i polmoni esponendo ad un rischio sempre maggiore di raffreddore, febbre, bronchiti, polmoniti ed altre infezioni bronco-polmonari fino all’enfisema polmonare ed al tumore. Anche se non sempre fatali tutte queste patologie sono causa di gravi problemi in grado di peggiorare la qualità della vita, ecco perché smettendo di fumare si beneficia subito dei risultati di questa scelta. Già dopo pochi giorni migliora il respiro l’olfatto e il gusto, dopo poche settimane diminuisce la pressione arteriosa e con il passare del tempo si riduce il rischio di malattie cardiovascolari e polmonari.