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Ricerca Scientifica MultiMedica

5X1000 alla Ricerca Sanitaria

Chi vuole può dare un aiuto alla ricerca sanitaria scegliendo a chi andranno i soldi del 5×1000 semplicemente indicando il Codice Fiscale del beneficiario nella propria dichiarazione dei redditi.

Il Codice Fiscale
dell’IRCCS MultiMedica 
è:
06781690968

Da noi la ricerca si fa con il cuore

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per le malattie del sistema cardiovascolare, l’IRCCS MultiMedica, grazie alla sua struttura articolata di laboratori e aree terapeutiche, è in grado di condurre in modo efficace la ricerca traslazionale che realizza l’integrazione tra l’attività di ricerca sperimentale e la pratica clinica con l’intento di trasferire i risultati ottenuti in laboratorio al letto del paziente.
Sul fronte clinico, l’Istituto è organizzato secondo una logica dipartimentale interospedaliera, in grado di garantire un percorso di cura davvero completo per i pazienti affetti da patologie cardiovascolari, dalla prima visita specialistica fino alla riabilitazione. Per quanto riguarda la ricerca, l’IRCCS MultiMedica ha laboratori di ricerca inseriti nel contesto di un’area di circa 10.000mq di laboratori siti presso il Polo Scientifico e Tecnologico nella zona sud di Milano.

Il settore cardiovascolare per il quale l’IRCCS MultiMedica è riconosciuto comprende le seguenti maggiori patologie:

  1. tutte le malattie cardiache e vascolari e le loro complicanze, fin dalla loro origine e quindi i fattori di rischio per la loro genesi, come ad esempio malattie endocrino-metaboliche, diabete, ipertensione arteriosa e dislipidemie
  2. le malattie dell’apparato respiratorio, in particolare le bronco pneumopatie
  3. le patologie renali particolarmente associate allo scompenso cardiaco che portano poi ad insufficienza renale cronica fino alla terapia dialitica.

Scenario

A documentare il rilievo e la complessità delle attività cliniche afferenti al settore cardiovascolare, settore di riconoscimento dell’IRCCS MultiMedica, si premette che le malattie in questo settore rappresentano tuttora la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, 28% di tutte le morti, mentre le patologie cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13%, dopo i tumori. Ma chi sopravvive ad un attacco cardiaco diventa un malato cronico. La malattia modifica la qualità della vita, comporta notevoli costi economici per la società e pone nuove sfide per la cura e l’assistenza medica e chirurgica. In Italia il 23,5% della spesa farmaceutica (pari all’1,34% del prodotto interno lordo) è destinata a farmaci cardiovascolari.

Obiettivi

L’attività di ricerca dell’IRCCS MultiMedica persegue i seguenti obiettivi:

  • Assistenza sanitaria del malato cardiovascolare pluripatologico e collegata attività di ricerca traslazionale di alto profilo;
  • Continuità assistenziale finalizzata al miglioramento della cura del paziente e alla diminuzione dei ricoveri ospedalieri e relativi costi, da attuarsi anche con l’adozione intensiva di nuove tecnologie di monitoraggio a distanza e di telemedicina (con particolare riferimento a scompenso cardiaco e diabete);
  • Nuovi modelli di intervento di prevenzione primaria cardiovascolare attraverso il coordinamento dell’attività di ricerca, cura ed assistenza sui maggiori fattori di rischio cardiovascolari: diabete – obesità, dislipidemie e ipertensione;
  • Nuove modalità di collaborazione con i MMG, anche attraverso la realizzazione di strutture assistenziali intermedie tra ospedale e territorio per seguire in maniera capillare i pazienti;
  • Nuove forme di organizzazione interna di presa in carico dei soggetti affetti da malattie cardiovascolari mediante l’adozione sistematica di PDTA;
  • Sostegno all’attività di giovani ricercatori e promozione della loro partecipazione ai Bandi.

Linee di ricerca

L’attività di ricerca dell’IRCCS MultiMedica si concentra nelle seguenti 4 linee:

  1. LINEA DI RICERCA 1: Malattie Cardiovascolari e Soggetto Pluripatologico: Fisiopatologia, Ricerca Traslazionale e Assistenza.
  2. LINEA DI RICERCA 2: Studio dei Fattori di Rischio per la Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari: Fisiopatologia, Ricerca Traslazionale e Applicazioni Sperimentali
  3. LINEA DI RICERCA 3: Ricerca collaborativa di rete e trasnazionale: Progetti ERANET e Rete Cardiologica
Anno finanziario 5 x mille: 2021

Titolo progetto:

Titolo progetto: “MATISSE-Un Modello di organo artificiale della vAscolaTura del mIdollo oSSEo umano”

Totale quota 5 x mille: 35.900,39 €
Inizio Progetto: 01/01/2023
Fine Progetto: 31/12/2023

Sintesi Progetto – Abstract:
Il riconoscimento dei meccanismi molecolari che regolano la funzione cellulare potrebbe portare allo sviluppo di terapie innovative. In questo contesto, lo studio dell’interazione tra le cellule del sistema cardiovascolare (sia mature che progenitrici) e del sistema immunitario è di fondamentale importanza al fine di prevenire e contrastare l’evoluzione di malattie cardiovascolari.
Un controllo centrale dell’omeostasi vascolare è esercitato dal midollo osseo, fonte principale di cellule leucocitarie ad azione protettiva del sistema cardiovascolare. Il midollo osseo rappresenta il principale organo deputato alla sintesi di cellule staminali ematopoietiche che permettono di rinnovare continuamente gli eritrociti, leucociti (granulociti, monociti e linfociti) presenti nel sangue e danno origine anche a cellule mononucleate specializzate nell’angiogenesi riparativa. Le evidenze raccolte mediante lo studio dei meccanismi alterati in malattie cardiometaboliche ci hanno portato ad ipotizzare che un deterioramento funzionale del midollo rappresenti uno dei principali meccanismi responsabili della malattia attraverso la disfunzione delle cellule rigenerative in esso contenute.

Tale deterioramento potrebbe avere conseguenze negli organi periferici con compromissione del sistema cardiovascolare anche a stadi precoci di fragilità geriatrica. Ad oggi non sono disponibili modelli sperimentali in vitro utili alla caratterizzazione cellulare e molecolare delle alterazioni della nicchia midollare ed in particolare della vascolatura con cellule endoteliali umane primarie del midollo osseo.
In questo progetto si intende quindi approfondire i meccanismi di crosstalk tra cellule ematopoietiche/infiammatorie e cellule vascolari umane (endoteliali e periciti) midollari sfruttando modelli innovativi in vitro di interazione funzionale.

Un modello di organo artificiale costituito da cellule vascolari midollari umane primarie è in sviluppo presso i laboratori della collaboratrice esterna al progetto, dottoressa Camilla Cerutti, IEO il cui interesse principale è lo studio delle metastasi midollari.  Si intende quindi combinare l’expertise dei ricercatori dell’IRCCS MultiMedica con quelle dello IEO per sviluppare e testare un nuovo modello di organo artificiale della vascolatura midollare umana.
In particolare, saranno sviluppati modelli di co-coltura cellulare in 2D ed in 3D. Presso la MultiMedica saranno isolate e caratterizzate cellule endoteliali e periciti di midollo osseo umano che saranno coltivate presso l’IEO su appositi supporti microfluidici (chips) in 2D ed in 3D con l’applicazione di un flusso controllato contenente cellule circolanti per mimare le condizioni fisiologiche del midollo osseo umano. Completata una prima fase di raccolta e caratterizzazione di cellule vascolari del midollo, tali cellule saranno analizzate e caratterizzate nel modello in vitro di organo artificiale in co-coltura con cellule circolanti.

In primo luogo, sfruttando un finanziamento della dottoressa Cerutti saranno analizzate cellule leucemiche e di cancro alla mammella. Queste analisi ci consentiranno di valutare la rete capillare midollare in un contesto della malattia (metastasi tumorale) che costituirà il nostro prototipo per trasferire poi le informazioni acquisite in campo non oncologico per lo studio dell’invecchiamento e della fragilità.

In un secondo momento quindi studieremo l’interazione tra la vascolatura midollare e cellule del sistema immunitario progenitrici o mature ad azione protettiva del sistema cardiovascolare. Oltre agli aspetti funzionali delle cellule circolanti e vascolari studiate nel modello di organo in vitro come proliferazione, adesione e migrazione, verranno analizzati i meccanismi molecolari implicati nell’ interazione cellulare.

Data percezione fondi 5 x mille: 22/09/2022

Budget

  Quota sostenuta alla data di rendicontazione Quota accantonata 
Personale di ricerca 6.750,00 9.450,00
Apparecchiature 0,00 0,00
Materiale uso destinato alla ricerca 7.229,49 8.880,86
Spese di organizzazione 0,00 0,00
Elaborazione dati 0,00 0,00
Spese amministrative 1.495,85 2.094,19
Altro (Costi di dissemination) 0,00 0,00
Totale 15.475,34 20.425,05

 Situazione aggiornata a luglio 2023

Anno finanziario 5 x mille: 2020

Anno finanziario 5 x mille: 2020

Titolo progetto: Identificazione molecolare del soggetto a rischio cardiovascolare durante l’invecchiamento e in conseguenza del COVID-19.

Totale quota 5 x mille: 38.041,68
Inizio Progetto: 01/01/2022
Fine Progetto: 31/12/2022

Sintesi Progetto – Abstract:

Sulla base dei risultati conseguiti nelle annualità 2018-2019 ci prefiggiamo di portare avanti uno studio di marcatori precoci di danno cardiovascolare in soggetti anziani con particolare attenzione al ruolo della fragilità e della malattia COVID-19 nella suscettibilità ad eventi avversi cardiovascolari.

La fragilità è una sindrome che colpisce circa il 20% degli anziani, in cui il decadimento muscolo-scheletrico e cognitivo si associa ad un aumento di rischio di malattia cardiovascolare e di morte. La caratterizzazione di tale sindrome e l’individuazione di marcatori precoci della sua insorgenza ed evoluzione è di importanza cruciale per la gestione clinica della popolazione anziana in particolar modo nel periodo di emergenza sanitaria da COVID-19. Infatti, il COVID-19 colpisce più frequentemente gli anziani e sebbene le principali manifestazioni cliniche siano a carico dell’apparato respiratorio, le implicazioni per il sistema cardiovascolare sono a vari livelli con conseguenze dannose acute e croniche.

Presso IRCCS MultiMedica sono stati raccolti dati di ricerca clinica (indice di fragilità, capacità polmonare e funzione cardiaca) e di base (abbondanza di cellule rigenerative cardiovascolari CD34+ e loro profilo genico) di 35 soggetti pre-fragili di età >65 anni. Già a stadi precoci di fragilità si è osservata un’alterazione della funzione cardiaca e respiratoria e uno shift pro-infiammatorio delle cellule CD34+ che esprimono alti livelli delle allarmine S100A8 e S100A9, due proteine con effetti negativi a livello cardiaco. Inoltre si è riscontrata un’associazione tra il profilo infiammatorio (citochine e cellule) in circolo e parametri di disfunzione diastolica. In collaborazione con l’Università di Padova i livelli di CD34+ e di allarmine sono stati studiati in una coorte di soggetti più fragili dimostrando una associazione con il rischio di eventi avversi cardiovascolari (MACE). Tali risultati sono stati pubblicati sulla rivista Aging Cell (Bonora&Spinetti, Hematopoietic progenitor cellliabilities and alarmins S100A8/A9 – related inflammaging associate with frailty and predict poor cardiovascular outcomes in older adults).

Inoltre, al fine di valutare il rischio di danno cardiovascolare associato al COVID-19, è stata creata una biobanca di materiale biologico (sangue periferico) di pazienti ricoverati presso l’ospedale MultiMedica (protocollo approvato dal Comitato Etico MultiMedica, codice: CE-111-2020, dal titolo COVID-19: Creazione di una biobANca per studiAre i preDittori circolanti dell’evoluzione della mAlattia. Studio CANADA,).

Ci si prefigge ora di:
1) confermare i marcatori infiammatori di rischio di eventi cardiovascolari nell’anziano fragile tramite l’arruolamento di una nuova coorte di soggetti su cui inoltre condurre una approfondita analisi in vitro dei meccanismi molecolari di interazione tra cellule circolanti ematopoietiche/infiammatorie e cellule vascolari;
2) condurre uno studio di identificazione di marcatori molecolari di decorso grave e danno cardiovascolare da COVID-19 mediante follow up dei soggetti di cui è stata creata la biobanca nelle annualità precedenti (protocollo CE-80-200271 , titolo: IdenTificazione di indicatOriciRcOlaNTi di decorso grave e danno cardiovascolare in pazienti affetti da COVID-19-Studio TORONTO).

Data percezione fondi 5 x mille: 21/10/2021

Budget

  Quota sostenuta alla data di rendicontazione Quota accantonata 
Personale di ricerca 12.072,00 12.072,00
Apparecchiature 0,00 0,00
Materiale uso destinato alla ricerca 3.060,59 10.781,59
Spese di organizzazione 0,00 0,00
Elaborazione dati 0,00 0,00
Spese amministrative 0,00 0,00
Altro (Costi di dissemination) 0,00 54,50
Totale 15.132,59 22.908,09

 Situazione aggiornata a luglio 2022

Anno finanziario 5 x mille: 2019

Anno finanziario 5 x mille: 2019

Titolo progetto: Studio di nuovi marcatori circolanti di danno cardiovascolare nel soggetto anziano fragile e nel paziente affetto da COVID-19.

Totale quota 5 x mille: 31.816,69
Inizio Progetto: 01/01/2021
Fine Progetto: 31/12/2021

Sintesi Progetto – Abstract:

Grazie ad un finanziamento recentemente concluso si è portato avanti lo studio dei meccanismi molecolari e cellulari alla base della fragilità geriatrica per poterla prevenire e/o curare (Prog. Fondazione Cariplo Bone marrow as a key organ contributing to frailty in the elderly). Il progetto presentato si propone di convalidare i marcatori di fragilità individuati, ottenere maggiori dati sui meccanismi coinvolti ed estendere l’analisi a nuove categorie di pazienti fragili tra cui i pazienti affetti da COVID-19.

La fragilità è una sindrome che colpisce circa il 15% degli anziani, caratterizzata da decadimento muscolo-scheletrico e cognitivo associata ad un aumento di rischio di malattia cardiovascolare e di morte. Il soggetto fragile non risponde in maniera efficiente ad un insulto come ad es. infezione o ischemia e non recupera lo stato di omeostasi precedente. La caratterizzazione di tale sindrome e l’individuazione di marcatori precoci della sua insorgenza ed evoluzione è di importanza cruciale per la gestione clinica della popolazione anziana. In particolar modo la fragilità ha acquisito un ruolo centrale nel periodo di emergenza sanitaria da COVID-19. Il COVID-19 colpisce più frequentemente gli anziani e sebbene le principali manifestazioni cliniche associate all’infezione da SARS-CoV-2 siano a carico dell’apparato respiratorio, le implicazioni per il sistema cardiovascolare sono a vari livelli con conseguenze dannose acute e croniche ancora poco caratterizzate.

Poiché molti sintomi di fragilità si riferiscono direttamente/indirettamente al midollo osseo, fonte principale di cellule rigenerative cardiovascolari, sono stati raccolti presso IRCCS MultiMedica dati di ricerca clinica (indice di fragilità, capacità polmonare, funzione cardiaca e densità ossea) e di base (struttura del midollo, abbondanza di cellule rigenerative e loro profilo genico) di 35 soggetti pre-fragili di età >65 anni che si presentavano alla UO di Ortopedia per eseguire un intervento di protesi d’anca per coxoartrosi. Da questa categoria di pazienti è stato possibile collezionare campioni di midollo osseo per lo studio anatomico, cellulare, e molecolare. Il follow up (FU) dei soggetti ad un anno dalla protesi per valutare l’effetto della riabilitazione motoria sui parametri in studio ha subito un rallentamento a causa dell’emergenza COVID-19. I dati raccolti dimostrano un’alterazione precoce della funzione cardiaca e respiratoria in soggetti pre-fragili in cui si osserva uno shift pro-infiammatorio delle cellule CD34+ che esprimono alti livelli delle allarmine S100A8 e S100A9, due proteine ad azione infiammatoria con effetti negativi a livello cardiaco. Inoltre si è riscontrata un’associazione tra il profilo infiammatorio (citochine e cellule) in circolo e parametri di disfunzione diastolica.

Al fine di individuare una signature molecolare in grado di prevedere il rimodellamento cardiovascolare associato all’invecchiamento e alla fragilità ci si propone di:
1) Completare il FU previsto e studiare l’effetto della riabilitazione motoria sui parametri di fragilità e sui nuovi biomarcatori molecolari individuati.

2) Arruolare ulteriori 30 soggetti per ampliare la popolazione e approfondire lo studio del sistema cardiovascolare nel soggetto fragile. Su questa coorte si intendono approfondire i meccanismi di crosstalk tra cellule ematopoietiche/infiammatorie e cellule endoteliali nell’invecchiamento e fragilità sfruttando modelli in vitro di interazione funzionale ed intervenendo sulle molecole individuate.

3) Creare una biobanca di materiale biologico (sangue periferico) di pazienti COVID-19 per misurare marcatori molecolari per l’identificazione del rischio di danno cardiovascolare associato al COVID-19.

Data percezione fondi 5 x mille: 30/09/2020

Budget

  Quota sostenuta alla data di rendicontazione Quota accantonata 
Personale di ricerca 277,88 8.802,50
Apparecchiature 0,00 0,00
Materiale uso destinato alla ricerca 9.549,35 13.186,96
Spese di organizzazione 0,00 0,00
Elaborazione dati 0,00 0,00
Spese amministrative 0,00 0,00
Altro (indicare quali) 0,00 0,00
Totale 9.827,23 21.989,46

 Situazione aggiornata a luglio 2021

Istruzioni per la compilazione della sezione dedicata

Sulla base della scelta effettuata dai contribuenti, una quota pari al cinque per mille della loro imposta sul reddito delle persone fisiche è destinata:

  • al sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) di cui all’art. 10del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’art. 7, commi 1, 2, 3 e 4 della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, comma 1 lett. a) del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460
  • al finanziamento della ricerca scientifica e dell’università;
  • al finanziamento della ricerca sanitaria;
  • ad attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente.

Per esprimere la scelta dovete apporre la vostra firma nel riquadro corrispondente ad una soltanto delle quattro finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell’IRPEF.
Tale scelta non determina maggiori imposte da pagare.

Per alcune delle finalità avete la facoltà di indicare anche il codice fiscale dello specifico soggetto cui intendete destinare direttamente la quota del cinque per mille dell’IRPEF, come esposto nel facsimile seguente:

>
Se, invece, rientrate fra le categorie di contribuenti esonerati dall’obbligo della dichiarazione potete comunque scegliere a chi destinare il cinque per mille dell’IRPEF, utilizzando una scheda specifica denominata “Destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”.

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La busta deve portare l’indicazione “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF”, il cognome e il nome del contribuente e il codice fiscale